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La Val d’Orcia è un’area della provincia di Siena che vanta un riconoscimento speciale: il conferimento del titolo “Patrimonio dell’Umanità” dell’UNESCO. La bellezza delle sue colline, attraversate dagli iconici cipressi, ha conquistato nei secoli il cuore di moltissime persone.
Ancora adesso migliaia di persone scelgono ogni anno di farci visita per vedere i suoi panorami e i piccoli borghi. Se siete tra queste, allora ecco qualche suggerimento su che cosa vedere in val d’Orcia e cosa fare in una delle valli più belle d’Italia.
Itinerario in Val d’Orcia: come raggiungerla
La Val D’Orcia è un’area della campagna Toscana di circa 18 mila ettari, posta a sud della città di Siena e al confine tra il Monte Amiata e l’Umbria. Data la sua ampia estensione e la presenza di un gran numero di borghi, una visita in Val d’Orcia può richiedere tranquillamente anche due o tre giorni.
Il mezzo più comodo e veloce per muoversi in Val d’Orcia è sicuramente l’auto, insieme alla moto. Per arrivare in Val d’Orcia si consiglia infatti di uscire al casello autostradale di Chiusi-Chianciano, imboccando poi la via Cassia fino ad arrivare in uno dei principali centri della zona, come Pienza o San Quirico d’Orcia. Da qui potrete poi partire alla volta della Val d’Orcia, attraversando paesaggi da cartolina e facendo tappa in uno dei tanti e deliziosi agriturismi della zona.
Ecco qui un esempio di itinerario per visitare la Val d’Orcia:
- 1 tappa – Pienza: patria del formaggio pecorino, è un borgo di minuscole dimensioni ma di enorme bellezza, tanto da essere incluso tra i centri storici patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
- 2 tappa – San Quirico d’Orcia: borgo di pievi e giardini, in particolare con il suo bellissimo “Horti leonini”. Lungo la strada per raggiungere il centro, poi, vi imbatterete anche in paesaggi decorati dai cipressi.
- 3 tappa – Montalcino: centro principale di produzione del Brunello di Montalcino e del Rosso di Montalcino. Qui potete scegliere se visitare il borgo oppure fare una degustazione in una cantina locale.
- 4 tappa – Bagno Vignoni: borgo noto per una caratteristica particolare, ossia la sua piazza che in questo caso corrisponde a una piscina termale. All’interno vi è il divieto di fare il bagno, ma poco lontano sono presenti delle terme libere.
- 5 tappa – Castiglione d’Orcia: arroccato su uno dei primi rilievi nei dintorni del Monte Amiata, è un luogo rimasto immutato nel tempo dove respirare un’atmosfera straordinaria.
- 6 tappa – Radicofani: una tappa che in passato è stata visitata persino da personaggi come Charles Dickens, e che oggi viene ricordata per l’alta torre.
- 7 tappa – Monticchiello: un borgo da appena 200 anime ma ricco di vita soprattutto nel periodo estivo quando ospita la tradizione del “teatro povero”.
Una volta arrivati a Monticchiello si può rientrare verso Pienza, concludendo così un giro ad anello in Val D’Orcia lungo circa 114 chilometri che attraversa le principali strade provinciali della zona. Nulla però vi vieta di passare seguendo le stradine secondarie lungo le quali è possibile imbattersi in scorci pittoreschi.
Nel caso in cui siate degli sportivi, potete valutare anche l’opzione di percorrere alcuni tratti oppure l’intero itinerario della Val d’Orcia in bici, ricordandosi però di non sottovalutare mai le pendenze collinari e le elevate temperature estive.
Val D’Orcia: borghi, terme e punti panoramici principali
Come avrete intuito dalla proposta di itinerario appena presentata, le cose da vedere in Val D’Orcia sono moltissime. Oltre ai borghi si contano anche altri punti di interesse decisamente particolari, tra cui diverse terme libere all’aperto.
A tali proposte vanno poi aggiunte le tappe presso alcuni famosi scorci, che chiunque di noi almeno una volta ha già visto in foto. Per darvi modo di personalizzare il vostro viaggio attraverso le colline della Val d’Orcia, vi lasciamo quindi l’elenco completo di tutti i borghi, le terme e i punti panoramici della zona.
Ecco tutte le cose da vedere in Val D’Orcia:
- Il borgo di Pienza
- Castiglione d’Orcia e la Rocca Aldobrandesca
- La Cappella della Madonna di Vitaleta
- Il borgo di Montalcino
- L’Abbazia di Sant’Antimo
- Il borgo di Monticchiello
- Bagno Vignoni e le terme libere
- San Quirico d’Orcia
- Radicofani
- I cipressi della Val D’Orcia
- I campi elisi
Pienza
Pienza viene considerato tra i borghi più belli di tutta la Val d’Orcia per via del suo incantevole centro storico e il panorama circostante in cui è immerso. Le piccole vie che si articolano all’interno sono un continuo alternarsi di graziosi palazzi e piccole botteghe dove poter acquistare il famoso Pecorino di Pienza, prodotto nelle aziende agricole locali.
Castiglione d’Orcia e la Rocca Aldobrandesca
Castiglione d’Orcia è un borgo dalla storia antichissima, situato in una posizione strategica che lo ha reso protagonista di accese battaglie per aggiudicarsene il controllo. Di questo suo passato rimangono numerose tracce, prima tra tutte la Rocca Aldobrandesca che ancora adesso è visitabile tutto l’anno.
La Cappella della Madonna di Vitaleta
Nota anche semplicemente come la Cappella di Vitaleta, questo edificio non è altro che un semplicissimo luogo di culto cristiano situato in località Vitaleta, fuori dalle porte di San Quirico d’Orcia. Nonostante la sua semplicità, la Cappella della Madonna di Vitaleta rimane una meta imperdibile della Val d’Orcia per via dello scorcio che offre, fatto di colline, filari di cipressi e campi di grano.
Montalcino
Montalcino deve la sua popolarità alla produzione di due vini rossi tipici della Val d’Orcia: il Brunello di Montalcino e il Rosso di Montalcino. Oltre alle cantine dove degustare tali prodotti, a Montalcino è possibile scoprire anche degli affascinanti palazzi e chiese, il tutto semplicemente regalandosi una passeggiata tra le vie del suo centro.
L’Abbazia di Sant’Antimo
L’Abbazia di Sant’Antimo in Val d’Orcia è tra le abbazie senesi più visitate, insieme all’Abbazia di San Galgano. Secondo alcune leggende sarebbe stata fondata da Carlo Magno in persona. Anche se tale narrazione non è ancora stata confermata dagli storici, una visita all’interno rimane sempre un’esperienza affascinante durante la quale poter accedere anche ai giardini e alla farmacia monastica.
Monticchiello
Frazione di Pienza, Monticchiello è una piccola gemma nascosta tra le colline della Val d’Orcia abitata da pochissime persone. I residenti fissi non sono molti, ma le sue strade soprattutto in estate sono sempre vive grazie all’animazione che deriva dal Teatro Povero, una tipologia di teatro che coinvolge i cittadini e che viene messa in opera direttamente nel centro storico.
Bagno Vignoni e le terme libere
Tra i tanti centri termali della provincia di Siena, Bagno Vignoni è quello più particolare per via della sua impostazione. A Bagno Vignoni, infatti, la piazza centrale del paese è occupata da una grande vasca piena di acqua termale, dove tuttavia al momento non è possibile farsi il bagno. Ciò però non esclude la possibilità di farlo nelle Antiche Terme Romane libere presenti a pochi metri di distanza dove l’acqua calda si presta a un tuffo durante ogni stagione.
San Quirico d’Orcia
Soprannominato anche “la perla della Val d’Orcia”, questo borgo toscano è realmente un piccolo tesoro a cui dedicare qualche ora di visita. Il centro di San Quirico d’Orcia è interamente pedonale e sempre da qui si può arrivare fino all’ingresso degli Horti Leonini, un giardino cinquecentesco aperto al pubblico in cui passeggiare tra siepi e alberi.
Radicofani
Radicofani è un borgo posto lungo la via Francigena, un percorso nato come cammino per pellegrini che collegava il nord Europa con Roma. Proprio per questo motivo Radicofani è ancora adesso meta di escursionisti, ma anche di persone interessate a visitarne i monumenti, tra cui in primis l’imponente fortezza.
I cipressi della Val D’Orcia
I filari di cipressi si possono trovare in buona parte dei Colli Senesi, ma quelli della Val d’Orcia che si trovano vicino al borgo di San Quirico d’Orcia godono di particolare notorietà. Per raggiungerli basta dirigersi in località “I Triboli”, lungo una strada di campagna, dove appaiono ben riconoscibili grazie al raggruppamento che formano sulla cima di un lieve rilievo collinare.
I campi elisi
Una delle cose da vedere in Val D’Orcia e da non perdersi sono i paesaggi dei campi elisi, un punto della Val d’Orcia che regala una vista emozionante. Secondo l’antica mitologia romana in questi terreni un tempo trovavano riposo le anime di coloro che in vita avevano dimostrato di avere un cuore buono, forte e coraggioso. Tuttavia, chi è appassionato di cinema tuttavia ricorderà più probabilmente i Campi Elisi della Val D’Orcia grazie al film “Il Gladiatore” di Ridley Scott. Qui è stata infatti girata la toccante scena conclusiva, in cui il protagonista Massimo Decimo Meridio cammina tra i campi di grano.
Cosa mangiare in Val d’Orcia
Quello in Val d’Orcia è un viaggio che deve includere anche un assaggio delle specialità enogastronomiche locali, che fanno parte anch’esse del patrimonio culturale dell’area. In val d’Orcia è infatti possibile trovare piatti e sapori unici, tipici solo di questi borghi.
Tra le specialità da mangiare in Val d’Orcia ci sono:
- Il Pecorino di Pienza
- Le Chiocciole della Val D’Orcia
- I Pici all’aglione
Oltre a essi segnaliamo anche la possibilità di trovare prodotti come lo zafferano della Val d’Orcia, coltivato qui dal medioevo, e il miele della Val d’Orcia che spessissimo si ritrova come accompagnamento al pecorino.
Ovviamente bisogna citare anche i vini della Val D’Orcia, primo tra tutti il Brunello di Montalcino e il Rosso di Montalcino, a cui si aggiungono anche il bianco Moscadello di Montalcino, l’Orcia DOC e il Sant’Antimo DOC.